Campionato Nazionale E-Sailing

news del 01.03.2022
Gli e-sport sono il futuro, anzi il presente e forse il passato prossimo in alcuni casi. La tecnologia va veloce e stare al passo non è cosa semplice.
Gli e-sport si sono fatti strada, hanno preso campo e con la pandemia hanno conquistato fette sempre più consistenti di appassionati. Questo il passato prossimo, inoppugnabile. Ma quello che per molti poteva essere un fuoco di paglia per la vela è rimasto, si è cementato, ha creato community (e non comunità!). Non possiamo esimerci da utilizzare una terminologia specifica per descrivere un movimento che nasce, vive, si sviluppa e trae giorno dopo giorno, nuova linfa dal web e dai suoi derivati: lì si parla inglese, of course.
In questo FIV si è fatta trovare subito pronta. L’intuizione del presidente Ettorre tre anni fa è stata quella giusta: iscrivere la Federazione presso World Sailing tra quelle che avrebbero attivato un loro Campionato Nazionale e avrebbero avuto una propria classifica per Nazioni. Da quel momento è stato un crescendo esponenziale che ha portato FIV a diventare e-FIV per gli appassionati di Virtual Regatta. Un passaggio non banale che porta come conseguenza strutturale anche il riconoscimento nell’organigramma di un Consigliere di riferimento specifico per il settore: Ivan Branciamore con cui faremo il punto sulla vela virtuale.
La scusa, si fa per dire, sono i Campionati Italiani che si sono appena conclusi e che hanno visto primeggiare per il secondo anno consecutivo Rocco Guerra (LNI Manfredonia nick: MCES Rock), secondo Valerio Mereghini (Yacht Club Capri nick: REVO Vallio86), terzo Antonio D’Angelo (CN Posillipo nick: REVO Moro di Napoli). Il link dello streaming è qui di seguito (Link): anche quest’anno la FIV lo ha trasmesso in diretta sulle sue piattaforme social.
“Il primo pensiero va ai partecipanti al Campionato Italiano: un trofeo che a detta di tutti si è dimostrato duro e selettivo. Questo significa che è stato organizzato con cura e ha permesso ai migliori di mettere in campo tutta la propria abilità. Complimenti in particolar modo ai dieci finalisti e agli atleti saliti sul podio virtuale che per FIV ha valore concreto. Il Trofeo Challenge dimostra questa attenzione, per noi questi sono Campionati Italiani a tutti gli effetti.”
Un settore in fermento: “Credo che la Federazione si sia mossa in anticipo rispetto a tante altre, cogliendo l’attimo. Il presidente Ettorre ha compreso quanto potesse essere il valore degli e-sport e ha posto l’accento sulla necessità che la nostra Federazione si dotasse al più presto di una commissione che lo gestisse. Non è stato facile, come per tutte le nuove realtà da sviluppare: doveva essere compreso, studiato, strutturato. Inutile sottolineare come la dinamicità di un progetto di e-sailing abbia una velocità differente rispetto agli sviluppi standard cui è abituata la Federazione. La mossa vincente è stata quella di dare la giusta autonomia esecutiva che potesse rispondere in maniera efficace alle sollecitazioni dei giocatori. Questo assetto mi sembra stia funzionando molto bene.
Un calendario che quest’anno è diventato articolato e ricco di appuntamenti: “Siamo partiti da un assunto molto semplice: dare una struttura e una calendarizzazione tale da accompagnare con costanza gli appassionati durante tutto l’anno. Gli appuntamenti per quanti vogliano giocare devono susseguirsi per creare attesa, mettere in palio nuove sfide, confrontarsi con i migliori in Italia e al mondo.”
Un settore che mette la FIV tra le Federazioni più strutturate per quanto riguarda gli e-sport: Siamo assolutamente tra le prime Federazioni a livello nazionale e di riferimento per altri Paesi. Il nostro ideale era quello di ricreare il più possibile nell’ambiente virtuale quelle che sono le peculiarità dell’attività reale: dotarci di una Normativa, formare i ragazzi e gli istruttori, avvalerci del confronto con gli UdR. Abbiamo attori del calibro di Alfredo Ricci che hanno studiato nei minimi dettagli la piattaforma e hanno reso possibile tutto questo insieme a PLAQ ASD. Mi piace ricordare come la piattaforma virtuale sia anche utile per gli istruttori federali per affrontare lezioni specifiche e dare un approccio più vicino ai giovani su tematiche che prima era possibile affrontare solo in acqua o alla lavagna. Adesso venti, correnti, influenza delle altre imbarcazioni e casi pratici di tecniche di navigazione possono essere analizzati con l’utilizzo di questo mezzo. Ovviamente avvalersi di un videogioco non può, soprattutto per uno sport come il nostro, riprodurre perfettamente la realtà, perché l’inarrivabile esperienza di poter uscire in barca non ha eguali; certamente i programmi affinati e l’aggiornamento costante del software possono rendere l’esperienza di grande soddisfazione.”
Tanti giocatori che ogni giorno affollano il server di Virtual Regatta: La community italiana – dati alla mano – supera ormai i 600 giocatori reali e costanti e più di 6000 sulla piattaforma di Virtual Regatta. Un risultato che ci pone tra i primi paesi al mondo e dimostra come si sia lavorato bene in questo ultimo periodo. D’altronde il CONI ha le idee chiare su questo argomento: la creazione di una federazione che raggruppi gli e-sports. A tal proposito il presidente Ettorre mi ha comunicato che i lavori della commissione CONI che si occuperà di questo tema si rafforzerà con l’inserimento di Francesco Marrai, mentre Alessandra Sensini fa già parte del comitato promotore degli e-sport istituito sempre dal Comitato Olimpico. Siamo a piena disposizione per illustrare il nostro caso e dare una mano per quanto sia possibile.”
I prossimi appuntamenti per il 2022? “Uno su tutti: organizzare eventi in presenza. Questo chiedono gli appassionati. Di sicuro è bello e comodo potersi affrontare tranquillamente da casa ma spesso sento tanti chiedere di potere tornare a stringersi la mano. Con tanti mi vedo sui campi di regata, riuscire a organizzare una kermesse e-FIV però rimane un proposito che ci auguriamo di poter realizzare presto. Altro punto più prettamente organizzativo, frutto dell’esperienza di quest’anno, sarà la rimodulazione dell’intero calendario ottimizzando i periodi e gli orari delle competizioni.”
Non resta che provare – per tutti quelli che non lo avessero ancora fatto – a salire su una delle molteplici imbarcazioni (tutte con caratteristiche differenti) e fare una regata su VR. Non serve un equipaggiamento particolare: basta solo conoscere le nozioni base, prontezza con le dita, un computer o device sul quale scaricare la app e godersi una regata – magari – comodamente seduti nel salotto di casa, la sera, al calduccio. Al momento la tecnologia non è ancora arrivata a stravolgere il clima e a portare le onde in casa vostra, ma non è detto che un giorno non succederà anche quello!